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Autostima e fiducia in noi stessi: perché distinguerle può salvarci la vita (Parte Seconda)

2019-12-04 11:51

Luigina Sgarro

Sviluppo, autostima, autoefficacia, rifiuto, valore,

Autostima e fiducia in noi stessi: perché distinguerle può salvarci la vita (Parte Seconda)

Si può avere un buon senso di autoefficacia ma una bassa autostima? Autoefficacia e autostima sono concetti simili, ma non sono la stessa cosa. Essi t

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Si può avere un buon senso di autoefficacia ma una bassa autostima?

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Autoefficacia e autostima sono concetti simili, ma non sono la stessa cosa. Essi tendono a una certa correlazione, una persona che è bassa in una è più probabile che sia bassa nell’altra. Ma è anche possibile avere una bassa autostima e allo stesso tempo avere un’elevata autoefficacia. È una delle combinazioni che si trova frequentemente alla base del perfezionismo. Pertanto, qualcuno può tendere ad essere eccessivamente critico e negativo su se stesso eppure vedersi come abbastanza capace in certe aree. Per esempio, potrebbe vedersi come poco interessante e antipatico, ma vedersi come un architetto competente. Questo accade spesso con i perfezionisti, perché spesso sono competenti in compiti con linee guida chiare, ma si sentono incerti in situazioni senza "regole" chiare, come le relazioni.      

 COME MIGLIORARE L’AUTOSTIMA?    
 

1) Eliminare il dialogo interno negativo.    

 

Le etichette negative e l’autocritica frequente, soprattutto da parte di noi stessi, possono solo causare ulteriori danni. Eliminare il dialogo interno negativo non significa che non si possono riconoscere e affrontare i problemi, ma significa stare attenti a come si parla a se stessi e non essere autodistruttivi.     
 

2) Riconoscere i punti di forza.    

 

Le persone con bassa autostima tendono a concentrarsi sulle proprie debolezze piuttosto che sui propri punti di forza, sostenendo a volte che non c’è nulla di positivo che possono dire di se stessi. Questo è improbabile che sia vero. È importante prestare attenzione ai punti di forza e apprezzarli, per quanto piccoli possano sembrare. Una volta che si riconoscono i punti di forza è necessario rafforzarli attraverso una frequente focalizzazione su di essi.      
 

3) Riconoscere il proprio valore.    

 

È importante riconoscere di essere unici e che si possiede un valore come persone, in quanto tali. Riconoscere che si meriti di prendersi cura di se stessi. Le persone con una bassa autostima non tratterebbero mai male qualcuno come fanno con se stessi, è opportuno rendersene conto e trarne le conseguenze.      
 

4) Accettare gli errori.    

 

Riconoscere che gli errori e i difetti fanno parte della condizione umana. Non rendono inferiori agli altri. Abbiamo dei difetti e commettiamo errori. Più si è coinvolti attivamente nella vita, più errori si commettono. Ma essere coinvolti attivamente dà anche maggiori opportunità di successo.      

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 5) Accettare il rifiuto.    

 

Più si riesce a convincersi che non tutti devono piacere a tutti, meno è necessario sentirsi in colpa o vergognarsi delle proprie imperfezioni. Piacere a tutti è un compito impossibile. Tuttavia, la persona con bassa autostima spesso si sente fallita se qualcuno la disapprova o la  rifiuta. Invece, congratulatevi con voi stessi se a qualcuno non piacete, è un segno della vostra unicità e autenticità.  Una volta ho risposto a qualcuno che mi diceva, credendo di farmi un complimento:  "Tu piaci a tutti!", "Davvero mi ritieni così insignificante?"       

MIGLIORARE L’AUTOEFFICACIA    
 

1) Sviluppare le competenze.    

 

Il modo più importante per migliorare l’auto-efficacia è quello di sviluppare le competenze necessarie per essere efficaci. Se si hanno difficoltà ad avere successo nel lavoro, identificare le aree di deficit e determinare come migliorare. È così che si sviluppa la competenza. Le persone non nascono con la competenza, devono imparare ed esercitarsi per diventare competenti.      
 

2) Modeling.    

 

Un modo per imparare le abilità necessarie è quello di osservare gli altri. Quando si osserva che gli altri sono gratificati o ricompensati dalle proprie prestazioni o dal completamento di un compito, è più probabile che si sia in grado di seguire il loro esempio.     
 

3) Concentratevi su cose specifiche.    

 

Per migliorare l’autoefficacia, è meglio concentrarsi su compiti specifici. Se qualcuno dà un feedback generale, specialmente se è negativo, si è meno capaci di apportare cambiamenti rispetto a quando qualcuno ci fornisce un feedback specifico.     
 

4) Rinforzo.    

 

Più il comportamento è rinforzato, più è probabile che continui. Se volete migliorare la vostra auto-efficacia concentratevi su ciò che fate bene e rinforzatelo con elogi mirati.      
 

All’articolo della Frank credo sia opportuno aggiungere una postilla:    

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Che cosa NON è l’autostima.    

 

L’autostima non è arroganza, non è presunzione, non è senso di superiorità, anzi, come abbiamo visto questi possono essere segni di BASSA autostima. L’amore e il rispetto per se stessi sono anche un prerequisito fondamentale per nutrire un reale e sano amore e rispetto per gli altri. Coltivare la propria autostima è un diritto verso se stessi e un dovere verso chi ci è vicino.    
La base per avere una buona autostima è volersi bene comunque per come si ritiene di essere, rispettarsi e pensare di avere valore, a prescindere da ciò che si fa, si è fatto o si possiede, possiamo volere bene a persone che non ci piacciono completamente, questo vale anche per noi stessi.  Per lavorare sulla fiducia in noi stessi come componente dell’autoefficacia, si può partire da un atteggiamento di curiosità verso il proprio potenziale e le proprie capacità, a prescindere da quanti errori si siano commessi o si tema di fare, anzi capire che il numero di errori dipende non solo dalla propria abilità ma anche (e forse soprattutto) dalla disponibilità a imparare e a mettersi in gioco.      


Se pensate che non ne vale la pena, o che non ce la farete... che ne dite di rileggere l’articolo?         

Basato su The Pillars of the Self-Concept: Self-Esteem and Self-Efficacy, di Monica A. Frank, Ph.D. Copyright © 2011 by Excel At Life, LLC.  https://www.excelatlife.com/articles/selfesteem.htm

 

 

 


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