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7 motivi per cui le donne possono gestire meglio una crisi (soprattutto una crisi come quella del COVID)

2020-11-26 17:03

Luigina Sgarro

Leadership, Articoli, leadership, leadership femminile, donne potenti ,

7 motivi per cui le donne possono gestire meglio una crisi (soprattutto una crisi come quella del COVID)

Finlandia e Nuova Zelanda hanno affrontato l'emergenza pandemica in modo più efficace rispetto a quanto avvenuto in molti altri paesi nel mondo e, in

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"La leadership consiste nel rendere gli altri migliori grazie alla tua presenza,

e nell'assicurarsi che l'impatto duri anche in tua assenza".

Sheryl Sandberg (COO, Facebook)

Finlandia e Nuova Zelanda e molti altri paesi che hanno affrontato l'emergenza pandemica in modo più efficace rispetto a quanto avvenuto in altre parti del mondo e in generale, l'emergenza COVID hanno una cosa in comune: leader donne.

In generale sembra che le donne di governo hanno gestito il problema meglio degli uomini.

A questo proposito esiste anche uno studio pubblicato dall'APA che analizza in modo rigoroso e scientifico il tema confrontando gli stili di governo di uomini e donne nello stesso paese, gli Stati Uniti.[1]

 

Che cosa dice lo studio?

 

La malattia da coronavirus emersa nel 2019 (COVID-19) e i suoi effetti su scala mondiale ha messo ancora di più in evidenza la necessità di una leadership particolarmente efficace in un periodo di difficoltà. La pandemia è stata descritta come una delle crisi sociali più impegnative dalla seconda guerra mondiale. La ricerca sulla leadership in psicologia applicata suggerisce che in tempi di incertezza si tende a preferire le donne agli uomini come leader.

 

Una ricerca del 2015 aveva trovato "forti evidenze che le banche più piccole con amministratori delegati e presidenti donna avevano meno probabilità di fallire" durante la recessione del 2008.  Sulla scorta di questa letteratura gli autori si sono chiesti: gli stati degli USA con governatori donne hanno meno morti di COVID-19 rispetto agli stati con governatori uomini, e perché? Per rispondere a questa domanda, hanno utilizzato dati disponibili al pubblico e confrontato il numero di morti segnalate causate da COVID-19.[2]

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Per comprendere i meccanismi psicologici alla base di questo fenomeno, gli autori hanno condotto un'analisi qualitativa dei briefing dei governatori che si sono svolti tra il 1° aprile 2020 e il 5 maggio 2020 (251 briefing, 38 governatori, 1,2 milioni di parole). Si è visto che, rispetto agli uomini, le donne governatrici hanno espresso maggiore empatia e fiducia nei loro discorsi. La ricerca ha indicato che se le donne sembrano essere più richieste come leader in tempi di incertezza, probabilmente, ciò è dovuto al maggiore desiderio delle donne di aiutare gli altri, assieme  alla capacità di bilanciare il rischio e alla capacità di "rimbalzare" dal fallimento in modo più pragmatico.

Gli studi sui ruoli sociali suggeriscono che il comportamento di donne e uomini leader è guidato da stereotipi di ruolo, secondo i quali le donne tendono ad essere collettiviste e a condividere, mentre gli uomini sono percepiti come "agentici" (capaci di agire attivamente e trasformativamente nel contesto in cui sono inseriti) e indipendenti. Se le donne agiscono in modo incongruente con gli stereotipi dei ruoli di genere, il più delle volte tali comportamenti sono valutati in modo sfavorevole.

 

La ricerca in questa letteratura si è storicamente concentrata sul legame tra genere ed efficacia a livello organizzativo. Ad esempio, due recenti studi hanno trovato una relazione positiva tra la leadership femminile (ad esempio, il numero di donne nel consiglio di amministrazione) e la performance aziendale, ad esempio, i risultati contabili.

 

Gli studi sulla leadership di genere utilizzano tipicamente indicatori finanziari come misure di efficacia. Meno del 2% degli studi esaminati dagli autori considera i risultati del welfare. L'efficacia economica è fondamentale, ma un'attenzione esclusiva su questo aspetto lascia molto in sospeso sulla leadership al di là della linea di fondo monetaria di un'azienda.

 

Perché donne leader in tempo di crisi?

 

In primo luogo le donne tendono ad essere scelte di più per le posizioni di leadership nelle varie professioni in tempi di incertezza. In generale, ciò sembra dovuto al fatto che le qualità che rendono un leader efficace quando le circostanze sono tranquille differiscono dalle caratteristiche di leadership necessarie in una crisi, e le donne sembrano navigare in acque inesplorate meglio degli uomini.

Cerchiamo di capire perché.

 

1. Migliore reazione all'incertezza

 

Per le operazioni di routine, i piani di avanzamento possono essere elaborati ed eseguiti in modo lineare e controllato. Al contrario, in una crisi, la razionalità è limitata, e una leadership efficace richiede un pensiero curvilineo, di affidarsi maggiormente alla creatività, all'improvvisazione e all'intuizione. Le ricerche sia in ambito applicativo che neuropsicologico suggeriscono che le donne mostrano più degli uomini queste qualità.

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2. Maggiore collaborazione

 

I leader si trovano ad affrontare dilemmi durante una crisi su questioni di vita o di morte, rendendo la capacità di promuovere la collaborazione e di far leva sulla conoscenza tra team con competenze multidisciplinari un'abilità critica. Per fare questo in modo efficace è necessaria la volontà di distribuire autorità e condividere. La tendenza delle donne ad avere uno stile di leadership democratico aumenta la probabilità di mettere in comune le informazioni, generando idee diverse, brainstorming e creazione di consenso, che a sua volta aumenta la cooperazione e facilita il processo decisionale adattivo.

3. Attenzione alla sicurezza psicologica

 

In terzo luogo, l'atmosfera psicologicamente tesa della crisi COVID-19 rende la promozione della sicurezza psicologica un'altra chiave per l'efficacia della leadership. I leader traggono beneficio dalla creazione di ambienti in cui le persone discutano le loro idee, si pongano domande e condividano le loro preoccupazioni senza timore di ripercussioni. Gli uomini tendono ad associare la sicurezza psicologica alla conoscenza e al controllo, mentre le donne tendono ad associarla alla salute e alla sicurezza. Nelle situazioni difficili, gli uomini usano tipicamente un approccio incentrato sul problema, mentre le donne tendono a cercare sostegno sociale usando un approccio incentrato sulle emozioni[3].

 

Fattori che emrgono dall'analisi dei briefing

Come abbiamo già visto sono stati analizzato 251 briefing, di 38 diversi governatori statali (compreso il sindaco del Distretto di Columbia), che coprono 1,2 milioni di parole pronunciate. Vediamo che cosa emerge:

 

4. Immedesimazione

 

Il fatto che i governatori fossero uomini o donne ha influito anche sugli effetti dei primi decreti che obbligavano a "restare a casa"; gli stati con donne governatore, che hanno emesso questi tipi di provvedimento nelle prime fasi hanno avuto meno morti rispetto agli stati con governatori uomini che hanno fatto la stessa cosa.

 

Mostrare empatia implica uno spostamento di prospettiva per immaginare come gli altri sono influenzati dalla situazione in atto. Ricerche sul genere e l'empatia hanno dimostrato che le donne tendono ad essere più empatiche verso gli altri rispetto agli uomini. L'empatia spinge a un tono di comunicazione che è garbato e gentile, rendendolo più efficace per pronunciare discorsi carichi di contenuto emotivo in un momento di crisi. Poiché gli uomini tendono a essere meno empatici, la loro comunicazione con i seguaci è spesso più diretta, dominante e decisa.

 

Prese nel loro insieme, queste differenze di genere nei pensieri e nelle azioni possono aumentare la probabilità che i follower rispondano in modo diverso ai messaggi delle donne leader rispetto a quelli degli uomini leader. Di conseguenza, nel contesto della ricerca, sembra plausibile che quando i governatori hanno emesso ordini di "restare a casa" prima che diventassero la norma, i residenti nello stato abbiano potuto rispondere più positivamente ai briefing delle donne governatrici con un impatto positivo sulla salute. Cioè, se le donne governatrici hanno mostrato più empatia e fiducia nei loro briefing rispetto agli uomini, ciò potrebbe aver favorito l'osservanza volontaria dei loro ordini di soggiorno a casa, che ha salvato delle vite.

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5. Consapevolezza dei sentimenti

 

Le donne governatrici rispetto agli uomini governatori hanno mostrato una maggiore empatia attraverso una migliore consapevolezza dei sentimenti. Un esempio sono le osservazioni della governatrice del Sud Dakota Krisi Noem del 23 aprile 2020: "Esiste un posto dove puoi andare a parlare con qualcuno che può aiutarti, non solo per ottenere risposte ai tuoi problemi finanziari, programmi che possono aiutarti ad andare avanti, ma qualcuno che può sostenerti nell'affrontare l'ansia o depressione o lo scoraggiamento che potresti sentire oggi. Non dovete affrontare tutto questo da soli. Non esitate a rivolgervi a me personalmente, a rivolgervi alla mia famiglia perché sono nella stessa barca e provano gli stessi sentimenti che provate tutti voi."

6. Risposta emotiva congruente

 

In secondo luogo, le donne governatrici hanno mostrato più empatia rispetto agli uomini mostrando una risposta emotiva esterna congruente con il benessere dei loro follower, concentrandosi maggiormente sui temi rilevanti come il lavoro e il denaro.

 

7. Fiducia

 

In terzo luogo, le donne governatrici trasmettevano più fiducia rispetto agli uomini. Per esempio, il 27 aprile 2020, la governatrice Gretchen Whitmer ha affermato al suo stato: "Non siamo ancora fuori pericolo, ma stiamo vedendo dei segnali che ci danno motivo di essere ottimisti; con cautela, ma comunque ottimisti". Il 13 aprile 2020, la governatrice Gina Raimondo ha assicurato al suo pubblico: "Sono fiduciosa che lavorando insieme e condividendo le nostre migliori idee, avremo molte più probabilità di ottenere il giusto risultato per i cittadini del nostro Stato".

 

L'analisi quantitativa che ha rilevato che gli stati con governatori donne hanno avuto meno morti di COVID-19 rispetto agli stati con governatori uomini è coerente con gli studi che suggeriscono che le donne tendono ad essere preferite come leader in tempi di scarsa performance organizzativa e incertezza. Il fatto che le donne governatrici che hanno emesso i primi decreti di "restare a casa" abbiano avuto meno morti di COVID-19 nei loro stati rispetto agli uomini che hanno emesso gli stessi ordini suggerisce che i residenti nello stato potrebbero aver risposto in modo diverso a seconda del genere del governatore che ha emesso l'ordine.

 

In altre parole, i risultati suggeriscono che le disposizioni dei governatori donne sono state potenzialmente emesse con maggiore empatia e fiducia rispetto ai governatori uomini. Questa differenza qualitativa nei messaggi di briefing è coerente con la ricerca che mostra che le donne tendono ad essere più sensibili alle esigenze di chi le circonda e ad esprimersi di conseguenza. I risultati della ricerca suggeriscono che i residenti di uno stato potrebbero aver risposto in modo più positivo agli ordini iniziali delle donne governatrici con una maggiore adesione volontaria rispetto a quelli emessi da parte di uomini. Questo sostiene la letteratura che suggerisce che il modo in cui viene inviato il messaggio di un leader determina in parte il modo in cui i seguaci rispondono ad esso.

 

E allora?

 

Non si possono controllare i risultati delle elezioni statali né il genere del governatore. Tuttavia i risultati sottolineano che gli stati con un governatore donna non sono solo un omaggio al  "tokenismo", ovvero un adeguarsi alle richieste di parità di genere delle norme,.

La giustapposizione di questi risultati con le ricerche precedenti sottolinea la necessità di valorizzare le diverse voci di leadership e di costruire una cultura dell'inclusione in cui ognuna sia ascoltata e valorizzata.

 

La leadership delle donne nelle cariche pubbliche è più incline a essere influenzata dal contesto socioculturale. Per esempio, le donne che esprimono empatia rispetto agli uomini che lo fanno sono più facilmente accettate in molte società, ma in alcune culture la fiducia nelle donne leader è più rara e attuare un programma per cambiare in modo discreto gli stereotipi di genere a livello sociale è più facile a dirsi che a farsi. Per fare un esempio, la ricerca sulle forme sottili di pregiudizio suggerisce che la sola discussione delle questioni di genere può persino aumentare l'impatto del pregiudizio di genere. Pertanto, oltre a richiedere il necessario cambiamento, è necessario dare seguito alle conversazioni costruttive per vagliare i modi in cui si possono far evolvere le opinioni preconcette sugli stereotipi di genere.

 

Nel frattempo, in assenza (o in carenza) di donne governatrici o di donne leader organizzative durante una crisi, ci si può sforzare di diversificare i team di leadership con individui che mostrano empatia e fiducia qualunque sia il loro genere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[1] Kayla Sergent, Alexander D. Stajkovic nell'articolo "Women’s Leadership Is Associated With Fewer Deaths During the COVID-19 Crisis: Quantitative and Qualitative Analyses of United States Governors" (La leadership femminile è associata a un minor numero di morti durante la crisi della COVID-19: Analisi quantitative e qualitative dei governatori degli Stati Uniti).

 

[2] Negli USA in base al Decimo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, gli Stati sono responsabili della salvaguardia del benessere, della sicurezza e della salute della popolazione. In caso di emergenza, i governatori degli Stati hanno il potere di emanare ordini esecutivi, attivare la Guardia Nazionale e richiedere aiuti finanziari e militari al governo federale. Quindi i governatori hanno un'influenza sui risultati della salute pubblica a livello statale.

 

[3] (Baker & Berenbaum, 2007; Tamres, Janicki, & Helgeson, 2002

 

 

 


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